Questo è, in sostanza, il fenomeno dello zombieng, termine coniato dai Millennials che inizialmente indicava solo una “sparizione” dai social. Oggi, però, capita sempre più spesso che le persone spariscano davvero per poi tornare. Praticamente si “fingono morte” per un lungo periodo, salvo poi ricomparire dal nulla.
Chi fa ghosting ritorna? Questa domanda è molto comune nei rapporti con le persone, visto che chi viene ghostato spesso viene lasciato nell’insicurezza di essere responsabile della sparizione del ghoster. La risposta però è abbastanza semplice: chi è scappato, è scappato.
Quando chi effettua il ghosting sparisce e poi ritorna, si parla di “zombieing”. Questa è l’evoluzione del ghosting. In questi casi vediamo come dopo mesi di vuoto, il ghoster possa riapparire con un messaggio nostalgico sul cellulare, un like o una reazione sui social.
Molte persone che subiscono questo trattamento arrivano persino a chiedersi se chi fa ghosting soffre. La risposta però è no.
La prima cosa da fare quando si subisce ghosting è quella di evitare di contattare la persona interessata. Quindi non chiamarla e quanto meno inviare messaggi di qualsiasi tipo. Toglierla da ogni contatto come Facebook, instagram e whatsapp è la migliore decisione. Quest’ultima è una mossa dolorosa ma necessaria.