Quando la cessione del credito avvenga per contratto e non per atto unilaterale, la notificazione dell’atto di cessione al debitore ceduto da parte del cessionario, nei rapporti tra essi è inidonea a dimostrare l’avvenuta cessione del contratto, se priva della sottoscrizione anche del cedente.
Cosa succede se si rifiuta la cessione del credito?
Cosa fare dopo un rifiuto di acquisto del credito ? In questo caso, nulla è perduto. Infatti, il credito torna nella disponibilità del cedente che, dopo aver sistemato i documenti contestati, può nuovamente cedere il credito ad un altro istituto di credito, ma anche ad un privato o ad un’impresa.
Cosa succede se un condomino non aderisce al 110 %?
Cosa succede se un condòmino è contrario
Poiché per l’approvazione degli interventi che rientrano in questo tipo di agevolazione non occorre l’unanimità, si può procedere ai lavori anche nel caso in cui uno o più condòmini siano contrari.
Chi è il responsabile della cessione del credito?
Ciò vuol dire che il contribuente sarà il primo responsabile e, nel caso di irregolarità della domanda si troverà a dover rimborsare l’Agenzia delle Entrate pagando l’intero importo dovuto.
Cosa succede se un condomino non firma lo sconto in fattura?
2) Il condomino moroso e il superbonus 110%
I condomini che non hanno optato per lo sconto in fattura potrebbero successivamente sottrarsi al pagamento delle spese per gli interventi oggetto di beneficio fiscale.