Il connettivo come se non ammette il condizionale in nessun caso, perché la proposizione comparativa ipotetica è più strettamente ipotetica, quindi subordinata, della concessiva. Per questo la sua frase 2 non è mai corretta, ma richiede sempre il congiuntivo.
Quando si usa il congiuntivo con il se?
se la frase in questione parla di un evento concreto, al se deve seguire l’indicativo: “se piove, mi metto a scrivere” al contrario, se una frase esprime solo una possibilità o peggio ancora un evento quasi irrealizzabile, allora dovrai usare il congiuntivo: “se vendessi un miliardo di copie, mi ritirerei a vita”
Quando usare il congiuntivo e il condizionale?
Il congiuntivo si usa per esprimere un’azione che indica un evento non sicuro, ipotetico o irreale a differenza del condizionale che esprime un’azione incerta ma che accadrà molto probabilmente in presenza di una determinata condizione.
Come se con Il congiuntivo?
Nelle proposizioni comparative ipotetiche, introdotte di solito da come se, quasi che, il verbo è: al congiuntivo imperfetto, se la comparativa è contemporanea o posteriore alla principale. Quindi è corretta soltanto la frase vi comportate come se anche voi non credeste alle vostre parole.
Come si dice se ci fosse o se ci sarebbe?
È corretto: “Le scrivo per chiederLe se fosse possibile assistere all’esame di domani”? Molto più semplicemente: “ se è possibile”; oppure, volendo dare un tocco di stile più alto, “se sia possibile”; o, ancora, con maggiore cortesia formale, “se sarebbe possibile”.
Quando si usa il condizionale dopo il Che?
La congiunzione se può reggere il condizionale quando introduce un'interrogativa indiretta, cioè una frase che esprime un dubbio o una domanda ...
Quando usare il condizionale dopo il Che?
Il congiuntivo, che ha 4 tempi, esprime una condizione di incertezza, soggettività o timore, spesso introdotto dalla congiunzione "che". Il condizionale, che ha solo 2 tempi, esprime invece certezza a patto che si avverino delle condizioni espresse o sottintese.
Quando non si usa il congiuntivo dopo il Che?
Se l'azione non è reale, allora devi usare il congiuntivo! Esempio: Anche se vivessi in California (MA NON CI VIVO), non vorrei andare a lavoro. Non si usa con le espressioni: poiché, siccome, dopo che, dato che.
Quando si usa il congiuntivo dopo il Che?
Con il congiuntivo esprimiamo soggettività, incertezza, dubbi, volontà ecc… e, soprattutto, quando i verbi della principale e della dipendente sono diversi. Il congiuntivo è introdotto dalla congiunzione che. Es: Credo che Paolo stia sbagliando.
Quando si usa il congiuntivo e il condizionale?
Il congiuntivo dopo il se indica un'azione che nella realtà non si è verificata e che molto difficilmente si verificherà (“se gli asini volassero” ne è un buon esempio). Il condizionale invece esprime il fatto che una certa azione si verificherà se prima ne accadrà un'altra.
Quando si usa la doppia M nei verbi?
“Avremmo” o “avremo”, “verremmo” o “verremo”, “dovremmo” o “dovremo”? Al condizionale presente raddoppiano la “m”, ma quando non raddoppiano? Le prime forme citate sono in effetti quelle della prima persona plurale del condizionale presente dei verbi avere, venire, dovere.
Quando si usa il condizionale e quando il futuro?
Per esprimere un'azione futura rispetto ad un'altra azione passata si usa il condizionale composto: – Ha detto che avrebbe cucinato lei. – Ha visto che sarebbe uscita più tardi.
Come si dice dovremo O dovremmo?
dovremo indica una certezza (perché prima hai un appuntamento con una tipa carinissima che sa perfettamente i congiuntivi) dovremmo una probabilità o una possibilità (perché forse la tipa si vede col tuo migliore amico, e tu pensi, ma non sei sicuro, che prima vorresti andare a rigargli la macchina)
Quando si usa verremo o verremmo?
Quando si usa verremo o verremmo? Il verbo venire viene utilizzato con verremmo qualora si parla del tempo condizionale mentre con una sola M si fa riferimento al futuro indicativo, sempre alla prima persona plurale, ovvero Noi.
Come distinguere il condizionale?
Il condizionale presente si forma nella stessa maniera del condizionale passato. Il condizionale si usa per esprimere un desiderio o un'opinione personale. Il condizionale passato si forma usando il presente condizionale dell'ausiliare "essere" o "avere" più il participio passato del verbo in questione.
Quando si usa il condizionale e quando il futuro?
Quando ci sono due azioni al futuro e una accade dopo che è accaduta l'altra si usa il futuro semplice + futuro composto:
Come e quando si usa il condizionale?
Il condizionale è un modo verbale finito della lingua italiana che si usa per indicare un evento che si verifica solo se prima è soddisfatta una determinata condizione. Verrei volentieri da te, se non ci fosse lo sciopero dei mezzi pubblici. Mangerei, se ci fosse qualcosa di buono.
Come si usa il futuro?
Il futuro semplice è una forma verbale del modo indicativo. Indica situazioni ed eventi presenti e futuri che risultano in qualche modo incerti ; il futuro viene spesso preferito al presente per indicare eventi futuri quando l'evento è situato a notevole distanza di tempo nell'avvenire: Domani andrò a Parigi.
Quando si usa il futuro e quando il condizionale in spagnolo?
Per quanto riguarda l'uso del futuro, esiste una differenza rispetto all'italiano: la subordinata condizionale o temporale, in spagnolo non può essere costruita col futuro. In altri termini, il “si” condizionale o il “quando” temporale non va mai costruito con il futuro, ma con il presente.
Quando non si usa il condizionale?
L'unico caso in cui non si può usare il condizionale passato è per esprimere CORTESIA !
Quando si usa la doppia M nei verbi?
Quando si usa la doppia M nei verbi ? Al condizionale presente raddoppiano la “ m ”, ma quando non raddoppiano? Le prime forme citate sono in effetti quelle della prima persona plurale del condizionale presente dei verbi avere, venire, dovere.