Alla terza persona, invece, i due pronomi atoni si fondono normalmente in un’unica parola: glielo, gliela, glieli, gliele. La grafia corretta e diffusa è oggi dunque quella unita ; quella staccata è certamente possibile, ma di uso letterario e antico, oggi assai raro.
Dicono le grammatiche che il pronome personale gli seguíto dai pronomi lo, la, li, le, ne, si fonde con questi in un’unica parola, variando la forma in glie : e abbiamo così glielo, gliela, glieli, gliele, gliene.
Quando dopo una di queste forme c’è una voce del verbo avere che inizia per h o per vocale, si mette l’apostrofo : gliel’ho detto, gliel’ho portata, gliel’avevo regalata, gliel’hanno dato. gliela, però, glieli e gliele non si apostrofano.
💠GLIELO: può sostituire“A LUI, A LEI, A LORO” + un. nome maschile singolare. ✔️Do il libro al signor Rossi > GLIELO DO (do il libro a. lui)
Inoltre, i dubbi nell’uso si legano al problema della transitività o meno di alcuni verbi: come si è detto, se il verbo è transitivo richiede la forma oggettiva del clitico, dunque lo (o la) al singolare e li (o le) al plurale, se intransitivo è d’obbligo gli (e, più correttamente, le al femminile e loro al plurale).