Cosa succede se non si rispetta il diritto di prelazione? In caso di violazione, ad esempio se l’immobile viene venduto ad un migliore offerente che non sia il titolare del diritto di prelazione, nel primo caso quest’ultimo potrà agire legalmente contro il venditore e invalidare la vendita.
Quanto tempo si ha per far valere il diritto di prelazione?
392, prevede un diritto di prelazione a favore del conduttore per l’immobile concesso in locazione qualora questo sia alienato. Il contratto di locazione abitativa ha, normalmente, una durata di 4 anni, con la possibilità di rinnovo automatico per un periodo corrispondente, cioè altri 4 anni.
Come si fa a far valere il diritto di prelazione?
Per esercitare il diritto di prelazione il locatore deve mostrare l’intenzione di non rinnovare il contratto e il locatario non deve possedere altri immobili di sua proprietà. Il proprietario deve comunicare tramite lettera raccomandata l’offerta di vendita.
Chi paga il diritto di prelazione?
L’ex locatario con diritto di prelazione, altrimenti detto prelazionario, ha la facoltà di procedere al riscatto del bene immobile, pagando al soggetto terzo a cui è stato venduto la medesima cifra che lui ha versato all’ex proprietario.
Quando non spetta il diritto di prelazione al confinante?
Il diritto di prelazione è escluso anche quando il terreno agricolo è oggetto di permuta, vendita forzata, liquidazione coatta, fallimento ed espropriazione per pubblica utilità, oltre che, naturalmente, in caso di donazione.