Inoltre, con il trascorrere degli anni, si verifica una parziale atrofia delle ghiandole nasali, cui si aggiunge, sempre per effetto dell’età, un ridotto apporto di sangue alla mucosa nasale, con conseguente umidificazione nasale meno efficace e una più bassa temperatura endonasale (“dentro il naso ” ndr).
Esternamente il naso subisce una crescita progressiva, dovuta alla perdita di elasticità delle strutture di supporto, una caduta della punta con collasso valvolare ed una ipertrofia dei turbinati inferiori .
– Utilizzare un umidificatore per ambienti. – Fare suffumigi, il rimedio naturale per eccellenza per la congestione nasale, ad esempio con l’olio essenziale all’eucalipto. – Effettuare lavaggi nasali a base di soluzione fisiologica per pulire e liberare le narici (senza esagerare).
In genere, la rinorrea può essere causata da un’affezione nasale, sinusale o sistemica. Tuttavia, il naso che cola può essere anche conseguenza dell’inalazione di sostanze irritanti (come fumo di tabacco, polveri e vapori) e può dipendere da svariati altri motivi: freddo, uso di farmaci, traumi, corpi estranei ecc.
I decongestionanti nasali come la fenilefrina, la pseudoefedrina e l’ossimetazolina possono fornire sollievo, così come i medicinali per abbassare la febbre come il paracetamolo (un antipiretico) o l’ibuprofene (un FANS). Per i raffreddori accompagnati da tosse secca o umida, si consigliano antitosse o mucolitici.