Il lavoratore che usufruisce dei permessi ex Legge n. 104/1992 per assistere una persona in situazione di handicap grave che risiede a più di 150 Km di distanza, deve attestare con un titolo di viaggio, o altra documentazione idonea, il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito.
Chi ha la legge 104 deve lavorare vicino casa?
L’art. 33, comma 5, della L. 104 /1992 prevede testualmente che: “Il lavoratore di cui al comma 3 ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede”.
Chi ha la 104 deve avere la stessa residenza?
Congedo straordinario legge 104 e residenza
La dimora temporanea – che, come già evidenziato, dura però solo 12 mesi e non 24 come il congedo straordinario – può essere utilizzata solo se il caregiver familiare e il disabile vivono in due comuni differenti.
Come cambia la 104 nel 2023?
La circolare 39 2023 specifica infatti che ” rimane possibile la contemporanea fruizione, nello stesso mese: dei permessi di cui all’articolo 33, comma 6, della legge n. 104 /1992, da parte del lavoratore con disabilità grave per sé stesso e.
Cosa si deve fare per ottenere la 104?
Come richiedere la 104 all’INPS sul portale dell’INPS, nell’Area Riservata accessibile con SPID, CIE e CNS;
tramite il Contact Center dell’INPS, chiamando numero gratuito 803164 da rete fissa oppure lo 06164164 da cellulare.
Legge n. 104 del 1992 – Quali sono i benefici?
Come funziona la legge 104 per i familiari?
Il lavoratore che assiste un familiare disabile grave, parente o affine entro il 2° grado (o entro il 3° grado, in specifiche situazioni), ha diritto a 3 giorni di permesso mensile per legge 104, utilizzabili anche in maniera continuativa.
Chi sono i parenti che possono usufruire della 104?
I permessi possono essere richiesti da un genitore o familiare che assista un parente o affine entro il secondo grado di parentela, ovvero entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi ...
Chi assiste un familiare con la 104 può andare in pensione?
Come stabilito dalla legge 205/2017 articolo 1 co. 162, i lavoratori che assistono un parente convivente disabile che abbia già compiuto i 70 anni di età, o i soggetti stessi affetti da patologie invalidanti, possono beneficiare dell'Ape Sociale o della pensione anticipata.
Come funzionano i 3 giorni della 104?
Permessi 104: lavoratore con disabilità
Ai sensi dell'articolo 33, comma 6, Legge numero 104/1992 il lavoratore maggiorenne disabile (in situazione di gravità) ha diritto, in alternativa, a permessi retribuiti in misura corrispondente a: Due ore giornaliere; Tre giorni al mese (continuativi o frazionati).
Chi ha la 104 deve avere la stessa residenza?
Per poter richiedere il congedo straordinario previsto dalla legge 104, non è necessariamente richiesto il cambio di residenza ; infatti, se assistito e assistente non vivono nello stesso Comune, è possibile evitare il cambio di residenza, chiedendo la dimora temporanea nel Comune in cui vive la persona da assiste.
104/1992 sancisce che “La persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità può usufruire alternativamente dei permessi di cui ai commi 2 e 3, ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferita in altra sede, senza il suo consenso.”
L'ordinanza n. 4670/2019 ha sancito, infatti, che sono da considerare legittimi i controlli effettuati dal datore di lavoro al fine di accertare l'utilizzo improprio dei permessi ex L. 104/1992 da parte dei dipendenti.
Permessi giornalieri per legge 104
Il lavoratore che assiste un familiare disabile grave, parente o affine entro il 2° grado (o entro il 3° grado, in specifiche situazioni), ha diritto a 3 giorni di permesso mensile per legge 104, utilizzabili anche in maniera continuativa.
Chi usufruisce della legge 104 deve necessariamente sapere che non potrà fare determinate cose?
Infatti chi usufruisce della Legge 104 deve necessariamente sapere che non potrà fare determinate cose. La Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento di un lavoratore quando sfrutta i permessi della Legge 104 per fare la spesa oppure andare al mare con la propria famiglia.
Come avvengono i controlli per la legge 104?
A occuparsene è la Commissione medica legale dell'Asl, prima con una visita di accertamento della persona con disabilità e successivamente con le fasi di verifica e revisione. La seconda fase è legata agli abusi dei permessi 104 da parte dei beneficiari.
Chi usufruisce della 104 deve essere convivente?
In tal caso infatti, il lavoratore può fruire di permessi per assiste più disabili - sempre nel limite dei tre giorni per ognuno - esclusivamente “a condizione che il familiare da assistere sia il coniuge o la parte dell'unione civile o convivente di fatto o un parente o un affine entro il primo grado o entro il ...
Cosa si può fare nei giorni di permesso legge 104?
Il congedo straordinario per assistere disabili gravi può essere utilizzato in modo continuativo o frazionato. Durante il congedo il lavoratore non può svolgere alcun tipo di lavoro. Al lavoratore spetta un'indennità corrispondente all'ultima retribuzione.
Chi fa i controlli per la Legge 104?
Chi fa i controlli sulla 104
Una prima fase di controllo riguarda l'accertamento dello stato di handicap grave. A occuparsene è la Commissione medica legale dell'Asl, prima con una visita di accertamento della persona con disabilità e successivamente con le fasi di verifica e revisione.
Chi ha la 104 può essere trasferito dal posto di lavoro ad un altro?
Lavoro e Legge 104 : trasferimento familiari di disabili
A norma dell'articolo 33, comma 5, Legge numero 104 /1992 i familiari del disabile, non ricoverato a tempo pieno, che gli prestano assistenza, hanno diritto di scegliere, se possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere.
Quanto si può stare a casa con la Legge 104?
I permessi retribuiti Legge 104 spettano per un totale di 3 giorni al mese oppure ad orario frazionato (per un totale di 18 ore da poter fruire).